OBIETTIVI DEL CORSO
Linee guida – Protocolli – Procedure
RAZIONALE
Le fratture da fragilità colpiscono una donna su tre e un uomo su cinque nella fascia di età dai 50 anni in su. Quasi tutti hanno un familiare o un amico che ne è vittima. Eppure, nella maggioranza dei casi, vengono considerate un ‘normale’ segno di invecchiamento anziché la conseguenza di ossa indebolite. Senza pensare alla necessità di un trattamento preventivo.
Con il progressivo invecchiamento della popolazione il problema sta raggiungendo numeri importanti. In Italia si sono verificate 560.000 fratture nel 2017, con un costo per il sistema sanitario nazionale di 9,4 miliardi di euro. Si prevede che la spesa aumenterà del 26% (raggiungendo 11,9 miliardi di euro) entro il 2030.
In aggiunta al disagio immediato, al tempo di guarigione e di recupero, una frattura aumenta significativamente il rischio di fratture successive e può innescare una spirale negativa di dipendenza dall’assistenza sanitaria, di aumento dei costi e di compromissione della qualità della vita. Tutto questo nonostante l’esistenza di trattamenti e di programmi orientati alla prevenzione secondaria delle fratture da fragilità.
I risultati degli studi dimostrano che il 75% dei pazienti anziani viene dimesso dagli ospedali italiani dopo una frattura del femore senza ricevere alcun trattamento farmacologico per l’osteoporosi.
Vi è un’urgente necessità di riconoscere le fratture da fragilità come una priorità per la sanità pubblica e di integrare la prevenzione secondaria e la gestione specifica di queste problematiche nelle strategie di invecchiamento in buona salute.
Oltre a descrivere lo stato attuale dei trattamenti, il convegno intende fornire anche un piano d’azione, che includa raccomandazioni per aiutare i responsabili della sanità regionale ad offrire la migliore assistenza possibile ai cittadini toscani. Si ridurrebbero così il numero dei casi e il loro impatto sul sistema sanitario regionale.
PROGRAMMA
08:30 Registrazione dei partecipanti
09:00 Introduzione e obiettivi della giornata
M.L. Brandi
I sessione: L’onere silenzioso delle fratture da fragilità per i singoli individui e i sistemi sanitari
Moderatori: M.L. Brandi, *M.T. Mechi
09:15 Prevalenza/incidenza dell’osteoporosi e delle fratture da fragilità in Toscana e in Italia
*P. Francesconi, *M.T. Mechi
09:45 Progetto T.A.R.Ge.T.: analisi dei dati relativi all’ospedalizzazione e trattamento farmacologico dei pazienti fratturati di femore
S. Parri
10:15 Osteoporosi e malattie reumatologiche infiammatorie: verso un’indipendenza ridotta e una compromissione della qualità di vita
M. Mazzantini
10:45 L’importanza di definire ed aggiornare i criteri per il management del paziente a imminente rischio di fratture
M.L. Brandi
11:15 Pausa dei lavori
II sessione: Una gestione efficace può migliorare i risultati e ridurre i costi delle fratture da fragilità
Moderatori: S. Gonnelli
11:45 Burden disease: analisi dell’impatto di spesa sul SSR
*G. Turchetti
12:15 La nota AIFA n.79: le indicazioni per l’individuazione del paziente a rischio e appropriatezza terapeutica
B. Frediani
12:45 I modelli multidisciplinari per la prevenzione secondaria delle fratture sono un’opzione economica per la gestione dei pazienti
L. Cianferotti
13:15 Pausa dei lavori
III sessione: Definire le priorità per migliorare il management del rischio di frattura da fragilità
Moderano: M.L. Brandi, *S. Saccardi
14:30 Tavola Rotonda: ”Un piano d’azione per superare la sfida delle fratture da fragilità”
M.L. Brandi, *S. Saccardi, M. Cecchi, S. Gonnelli, T. Mazzei, *P. Francesconi, L. Cianferotti
16:30 Sintesi delle proposte e spunti di lavoro
M.L. Brandi
17:00 Compilazione questionario ECM
17:15 Chiusura dei lavori