L’approccio chirurgico all’ipovisione da degenerazione maculare senile in stadio avanzato: nuove prospettive
15 Feb / 9:00–13:00
Razionale
La degenerazione maculare legata all’età (DMLE) rappresenta una delle prime cause di cecità e di ipovisione nel mondo ed è caratterizzata da una progressiva grave compromissione della visione centrale. Le terapie farmacologiche attualmente disponibili possono essere utilizzate solo per la forma umida della patologia, ma la maggior parte dei pazienti, circa l’80-85%, è affetto dalla forma atrofica secca per la quale non esistono ancora terapie approvate in Europa in grado di rallentarne la progressione. Nelle forme più avanzate, quando la compromissione della visione centrale è oramai irreversibile, si è da tempo alla ricerca di nuove possibili opzioni terapeutiche in grado di migliorare l’acuità visiva residua e la qualità di vita in questi pazienti.
Il problema clinico è rappresentato dai pazienti con degenerazione maculare legata all’età in stato avanzato secca o non più responsivi a trattamenti farmacologici. Il sistema SING IMT (Samsara Vision) è un dispositivo che comprende un telescopio protesico visivo impiantabile ed un sistema di rilascio del telescopio monouso sterile per l’inserimento dell’impianto nell’occhio. Il dispositivo è concepito per migliorare la visione in pazienti con degenerazione maculare legata all’età in fase terminale ed è indicato per gli scotomi centrali bilaterali dovuti a degenerazione maculare senile allo stadio terminale in pazienti con compromissione della vista stabile da moderata a profonda
Questo telescopio, una volta impiantato nel sacco capsulare con una procedura chirurgica simile alla cataratta, è in grado di amplificare la visione centrale dei pazienti con degenerazione maculare di grado avanzato. Le sue caratteristiche consentono un ingrandimento pari a 2.7volte delle immagini proiettate nella parte della retina ancora sensibile migliorando le capacità di visus ed aiutando il paziente nella visione ravvicinata e a media distanza, mentre l’occhio non operato viene utilizzato per la visione periferica. Diversi studi hanno investigato l’efficacia clinica della prima generazione del dispositivo, dimostrando un significativo miglioramento dell’acuità visiva dopo l’impianto, risultati confermati da recenti studi di ricercatori italiani.
Non tutti i pazienti con ipovisione da degenerazione maculare senile di grado avanzato sono candidabili a ricevere questa opzione chirurgica. Infatti, i criteri di selezione dei pazienti elegibili sono particolarmente selettivi e la popolazione target è costituita da pazienti con marcata ipovisione centrale dovuta a degenerazione maculare legata all’età in fase terminale e che non abbiano ancora effettuato intervento di cataratta nell’occhio nel quale SING IMT viene impiantato. Dopo la chirurgia il paziente dovrà abituarsi ad una visione bioculare, per questo sia la fase di corretta selezione del paziente che quella di riabilitazione post-intervento rappresentano momenti molto importanti per la buona riuscita della procedura: sarà infatti necessario un percorso di riabilitazione post-intervento di circa 6-8 sedute per abituare il paziente alla nuova visione.
Del tutto recentemente (Novembre 2024) la Commissione per la Valutazione delle Tecnologie e degli Investimenti Sanitari di Regione Toscana ha espresso parere favorevole all’impiego di questa tecnologia nel trattamento di alcuni pazienti presso la SOS Oculistica dell’Ospedale Palagi, diretta dal Dr. Francesco Barca.
Scopo del presente incontro è quello di illustrare agli specialisti di Regione Toscana le tematiche connesse alla condizione di questi pazienti, la tecnologia in studio e le esperienze e criticità emerse nella selezione dei pazienti e del loro percorso riabilitativo.